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Pastic Food Project

PLASTIC FOOD PROJECT

comunicare la riduzione dei rifiuti, non tanto il corretto smaltimento e riciclaggio.

La riduzione dei rifiuti si pone oggi come una delle priorità da affrontare. L’invasione degli imballaggi, la cultura dell’usa e getta e del monouso e i nuovi ritmi e stili di vita hanno portato ad un aumento esponenziale dei rifiuti prodotti. A questo problema si aggiunge la questione delle difficoltà e dei costi crescenti per lo smaltimento. L’unica risposta è un’inversione di tendenza: ridurre all’origine la quantità di materiale di scarto, acquistando in maniera intelligente e mettendo in pratica alcuni semplici comportamenti nella nostra vita quotidiana.

Il progetto Plastic Food, promuove da anni la riduzione dei rifiuti, attraverso iniziative e campagne informative ad hoc, già da 10 anni. L’installazione di Land Art, Plastic Food, è diventato un progetto europeo: Plastic Food Project. Il progetto partecipa da anni alla settimana europea sulla riduzione dei rifiuti che si tiene a Bruxelles; da 3 anni vengono svolte lezioni nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.

Plastic Food è un progetto di Monsignori Pierluigi, in arte Potsy. L’idea è stata sviluppata nel 2010, partendo come installazione di Land Art con l’utilizzo di materie plastiche, sviluppandosi come vero e proprio progetto di comunicazione sociale ed ambientale.

Potsy utilizza rifiuti plastici per dare vita ad installazioni nei luoghi più diversi, dalla campagna alla città, fino ad approdare a Parc de Forest a Bruxelles.

Plastic Food Project intende divulgare un messaggio molto semplice: ridurre la produzione dei rifiuti, comunicando in maniera diretta con le persone, coinvolgendole anche sotto il punto di vista emozionale. Questo permette di vedere le reazioni di coloro che vivono l’installazione e il “rifiuto verso il rifiuto”. Le persone rimangono sconcertate nel ritrovarsi a contatto con ciò che fino al giorno prima era nella pattumiera e del quale si erano totalmente dimenticati. Plastic Food Project è una campagna di comunicazione per un mondo con meno rifiuti. Ha lo scopo di diffondere il messaggio in tutto il mondo. L’installazione ha toccato Bruxelles, Londra, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e svariate città in Italia, e un’eco-pressa è esposta permanentemente al Museo di Arte Contemporanea di Bahia, in Brasile.

Pierluigi Monsignori ha partecipato a diverse iniziative nelle scuole come vero e proprio insegnante. Lo scopo educativo del progetto è fondamentale perché le nuove generazioni sono il nostro futuro. La scuola di Bettona (PG), ha partecipato al concorso di giornalismo “Cronisti in classe”, vincendo il premio alla critica, proprio con l’intervista fatta a Monsignori Pierluigi in occasione di una giornata di insegnamento, nella quale ai ragazzi della scuola media ha spiegato quanto sia importante il problema dei rifiuti e come ognuno di noi sia in grado nel suo piccolo di fare grandi cose. un esempio è acquistare prodotti con il minor packaging possibile, questo in genere è fatto di materie plastiche, viene acquistato ora e gettato già dopo 10 minuti, totalmente inutile e fonte di inquinamento, sia in fase di produzione che di trasporto, in quanto occupa spazio inutile e causa del successivo smaltimento.

Il progetto dal 2010 partecipa ogni anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, nel 2011 l’installazione è stata esposta a Parc de Forest (Bruxelles).
Molti artisti seguono Plastic Food Project, e lo hanno contaminato con le loro opere, che spaziano in tutte le forme di arte: pittura, scultura, video, fotografia, poesia, musica, arti figurative.

Plastic Food Project è stato accettato alla biennale di Firenze 2013 (30 novembre – 8 dicembre), esposizione di prestigio che purtroppo richiede una quota esosa.

Plastic Food guarda all’Europa come fonte di ispirazione. Uno dei messaggi che sono stati lanciati è quello che “dobbiamo tutti impegnarci affinché l’Europa non diventi ricca di rifiuti e povera di valori”.

Potete trovare tutto quello che riguarda il progetto, compreso il primo catalogo scaricabile on line, che stiamo aggiornando con le ultime esposizioni, nella sezione news del sito www.plasticfood.it .